giovedì 16 giugno 2011

operai

Dovete sapere che ho comprato casa di recente, zona rurale, bassa densità abitativa... perciò fino a qualche mese fa, affacciandomi dal terrazzo, avevo davanti a me parte di un boschetto,la ferrovia e una vigna. Ovvio,non hanno tolto nulla di queste cose,ma hanno aggiunto un palazzo.Fortunatamente la stanza che da su questo palazzzo è una camera in più, che utilizzo come camera da letto per  quando viene qualcuno a trovarmi qualche giorno. Ma chiamarla camera degli ospiti fa troppo high society (cosa che non sono) e poi, visto il suo perenne disordine, il nome"camera degli ospiti" sarebbe davvero una presa in giro. Diciamo che mio marito,in un momento particolarmente simpatico, l'ha ribattezzata la "Stanza  degli orrori". Esagerato... E che sarà mai,per un asse da stiro sempre aperto,panni da tute le parti, grucce come se piovessero... comqune,tornando a noi... Fino a ieri il silenzio regnava all'interno del condominio antistante,i lavori erano finiti da un pezzo, e io,bella bella,mi aggiravo in casa in mise davvero davvero eccezionali: per l'inverno sfoggiavo un calzettone scozzese di pelo,con pigiamone in pile raffigurante una sensualissima foca sorridente, il tutto sui toni del verde e blu, e vestaglietta rosa confetto (begli accostamenti,vero?!); per l'estate alleggerivo i toni e puntavo su shorts rosa shocking e maglia verde mela o una sensualissima vestaglietta premaman con piccoli gelati disegnati sopra.(aoh,m'è rimasta dalla gravidanza dell'estate scorsa,è nuova nuova...). E queste sono le mie mise migliori. Ho detto tutto.

Insomma,com'è come non è,mi accingevo alle mie operazioni di restauro mattutine. Entro in doccia,squilla il telefono(il telefono d''altronde squilla SEMPRE SEMPRE SEMPRE quando non dovrebbe),esco dalla doccia alla velocità della luce per non svegliare Tatina.Ovviamente Tatina si sveglia e con una gamba insaponata e l'altra no cerco di farla ri-addormentare nel suo lettino,creando ai miei piedi un piccolo, delizioso laghetto di pesca sportiva. Riaddormentata la figlia mi fiondo di nuovo nella doccia, ne riesco linda e pinta, con addosso il mio bianchissimo accappatoio e me ne vado nella "stanza degli orrori" per vestirmi. E li vedo. Davanti a me la porta finestra  spalancata,la tenda aperta dal vento e di fronte,alla stessa altezza del mio appratamenteo,tre operai sul terrazzo con i neoproprietari. Sorridono verso di me. OPs. ORa, me le sono raccontate tutte le scuse: non erano li da molto, ma figurati se ti hanno visto fare su e giù per casa come mamma mi ha fatto,ma quelli lavorano mica stanno a guardare dentro le case altrui... Ma giuro che nel periodo dei lavori mai,mai e DICO MAI mi hanno mai fatto mezzo sorriso,un accenno di saluto, neanche un vaffa.
Ma oggi si.
OK, Tatina,niente passeggiatina mattutina oggi,mi vergono troppo!!!

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