mercoledì 22 giugno 2011

libri sul comodino

(Immagine liberamente tratta dal web)

Premessa indispensabile. Io amo leggere. Da sempre. Se da piccolina i miei mi regalavano un libro, la sera dovevano togliermelo, avrei potuto fare le ore piccole nella mia cameretta, pur di finirlo in fretta. E mio padre  ogni tanto borbottava "Anna, spegni dai...". Quando si avvicinavano le dieci e mezza di sera avevo lo stomaco stretto per l'ansia di sentire da un momento all'altro quella maledettissima frase. Io nicchiavo una, due, massimo tre volte... ma poi dovevo spegnere sul serio. Ho ricordi bellissimi dei miei libri per l'infanzia: Il giardino segreto, Piccole donne,  Pollyanna... Certo, mica Guerra e pace, ma avevo pure dieci anni. Col tempo la cosa non è migliorata, anzi... se ho tra le mani un libro nuovo, appassionante per di più, mi prende una specie di frenesia:ogni momento libero lo vorrei passare con naso incollato sulla carta! Solo che ora a dirmi di spegnere la luce c'è mio marito.. Things Change. Ad ogni modo, il fatto di essere un lettrice vorace non fa di me una critica letteraria. Io leggo perchè in quel momento, qualsiasi cosa mi sia successa nella giornata, che sia allegra o triste, mi faccio coinvolgere a tal punto da  dimenticarla e da estraniarmi da tutto e tutti (Tatina esclusa,of course!), come se diventassi un invisibile personaggio di un film... non a caso ,sin dalle prime battute, cerco sempre di dare un volto ai protagonisti, scegliendolo magari tra qualche attore famoso che possa ipoteticamente ricalcare il personaggio. Un pò come leggere Camilleri ed immaginarsi Zingaretti... Non sempre è facile, le volte che non riesco a trovare "la faccia giusta" va quasi sempre a finire che il  libro non mi piace... e la cosa bella è che non mi fermo li. Amo immaginare i luoghi, le case... insomma, una sorta di set. Perchè dico questo. Perchè la mia recente passione letteraria è rappresentata dal considetto filone del "giallosvezia". Un paio di anni fa, complice il Bepi, iniziai ad organizzare un viaggio on the road in Scandinavia. Viaggio che saltò un attimo prima di prenotare, sfortunatamente, e che mi ha lasciato una gran voglia di vedere questo Paese. Comunque, proprio in quel periodo iniziava a venir fuori questo filone letterario, scritto ed ambientato rigorosamente in Svezia. Che dire, un pò per la complessità delle storie (Miiiiiiiiiiiiiii che immaginazione contorta 'sti svedesi, contorta e cervellotica.... ma dopo aver montato un armadio Ikea non mi stupisco!!), un pò per la scenografia, un pò perchè sono sempre dei bei mattoncini di 6/700 pagine (adoro i libri lunghissimi.) me ne sono innamorata. Ora come ora ho tra le mani "Il Predicatore" di Camilla Lackberg. Ora, la trama è contorta, non sto qui a raccontarvela, il bello è scoprire da soli le informazioni, poco alla volta... odio infatti quelle prefazioni dettagliate che ti anticipano praticamente mezzo libro, perciò non scriverò nulla in merito...però, se volete leggere qualcosa in questa estate rovente, magari impegnativo fino ad un certo punto, ma comunque avvincente, con un pizzico di storia d'amore di sottofondo, potreste prenderlo in considerazione... così mi dite che ne pensate...
ps.esordisco parlando di libri e  invece vi racconto i fatti miei.. che blogger da due soldi!


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