venerdì 1 luglio 2011

OK, PANIC!


Domani ho un matrimonio. Se tu, oh ipotetico lettore, sei un uomo, avrai esclamato al massimo "Che palle, mi devo far la barba. ma almeno se magna come maiali...". Sicuro. Qualora non fosse così, fai un rapido check up della tua identità sessuale. Se tu invece, cara lettrice, appartieni al gentil sesso, sono sicura che avrai sgranato gli occhi, fatto una lunga ispirazione e mentalmente elencato le prime 2743 cose da fare. Le più urgenti diciamo. Eh si, miei cari uomini. Per noi donne un matrimonio è questo: un lunghissimo elenco di cose da fare (più opportunamente  chiamate scocciature) prima del D DAy. Per carità, il matrimonio è un sacramento, è l'unione di due anime elette, il coronamento di un sogno, un atto di coraggio... quello che volete. Ma anche nella più sentita delle cerimonie l'invitato medio (anzi, l'invitata!) è flagellato da mille problemtiche. In primis: che  £&$$% mi metto? Seguono a ruota le domande di routine. Che si metterà Pincopalla? Ma ci sarà pure quella criticona di X? Oddio, speriamo che non mi mettono al tavolo con la zia Eugenia, con quell'alito. Ma che giorno è? Non è che sto inferie...ah, no,ci vado dopo.. e lo smalto, rosa mamma di famiglia o rosso femme fatale? Vabbè, vado con mio marito, ma hai visto mai in tarda serata... in separata sede...però mannaggia, capita in piena estate,che tempo farà? Duemila gradi o temporale estivo? E in quel caso che mi metto? Si torna così alla domanda iniziale. Il cerchio si chiude. In fondo siamo ciò che vestiamo, molto più di quanto non pensiamo. 
Certo ,in genere all'alba del giorno prima dell'evento la problematica sociale del vestito è risolta, ma non crediate che sia finita qui. Personamente oggi ho una giornata talmente fitta che in compenso partorirei di  nuovo pur di riparmiarmela... anche perchè, in termini di dolore, ho appena rivissuto il secondo dolore più forte dopo il parto. La ceretta. 
Avendo troppa vergogna di mettermi a quattro di spade davanti alla ventiduenne anoressica della mia estetista, munita solo di un tanga di carta( io ovviamente,non l'estetista!) ho avuto la brillantissima idea di comprare la ceretta fai da te. Ho perciò appeso la lametta la chiodo e sono dieci giorni che viaggio a suon di tute lunghe, pantaloni alla caviglia e gonnellone stile gipsy  Perciò, stamane, al primo sonnellino di Tatina, mi sono chiusa in bagno armata di scrisce di carta, cera e santa pazienza. Quest'ultima però è finita subito, lasciando il posto prima ad una serie di imprecazioni degne di un camionista bloccato nel traffico, poi alle lacrime vere. Di dolore.  Non potendo urlare dovevo pur i qualche modo sfogarmi!! Il risultato è stato che però,con gli occhi lucidi,non c'ho davvero capito più  niente e ora come ora... ho solo la destra depilata.. e fino al ginocchio! (Eh si,non ho sopportato molto!!) .
Niente paura, comunque. Ho saputo ottimizzare il tempo. Mi sono passata lo smalto, in modo da poter depennare qualcosa dalla mia lunghissima lista. Un bellissimo french manicure. Peccato si sia svegliata Tatina un filo troppo presto (of course!) e.. si sia tutto rovinato!!! NO PANIC: stasera faccio questo e quello. tTanto,devo solo risucire ad andare dal parruchiere,comprare le calze, stirare il vestitino di Tatina, ritirare cinta e scarpe dal calzolaio, tirare fuori i gioielli e lucidarli, lucidare le scarpe di Bepi, attaccare il bottoncino al bolerino di Tatina, preparare qualcosa per cena, comprare il latte per domattina, acqua alle piante....
OK, PANIC!
Per farla breve, se tu mi vuoi bene, davvero bene, la prossima volta non mi invitare!!!
(Oggi dico così, ma domani,a conti fatti, saremo stati bene e tutto sto gran mazzo me lo sarò dimenticato, finendo per dire, come tantissime altre donne, la classica frase di commiato " Ma quanto mi piacciono i matrimoni!!")


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