martedì 26 luglio 2011

girl power


Anni fa mi trovai nella condizione di dover scegliera una macchina da comprare. Io, che a mala pena distinguevo un pistone da un posacenere, andavo in giro col Quattroruote sotto il braccio per confrontare consumi, modelli, accessori, dotazioni base... Le sapevo a memoria, anzi,le ricordo tutt'ora. Il dispendio di benzina della Yaris in città? Lo so. Le dotazioni base della Micra? So anche quelle. Da 0 a 100 in quanti secondi? Posso sciorinarveli al momento. Certo, non ce fai un cavolo nella vita, ma qualche esemplare maschio a suo tempo gradi la cosa... Comunque, dopo un paio di settimane di mumblemumble, scelsi col cuore e non con con la testa (e col portafoglio...). E comprai Mimì. Si, lo so. E'infantile/stupido/da matta dare i nomi alle cose. Ma le sento più mie se hanno un nome proprio di persona, come se fossero fatte per il mio puro piacere personale e non da un' anonima fabrica per un consumatore X. Anzi, ora che ci pernso anni fa diedi il nome pure ad un cactus. Si chiamava Anselmo. Morì dopo poche settimane.Ancora mi chiedo se ad ucciderlo  sia stato il mio inesistente pollice verde, un qualche parassita o se si sia (più probabilemte) suicidato per non soffrire troppo con una proprietaria del genere. Tralasciamo.
Comuqnue, io e Mimi eravamo inseparabili. Insieme abbiamo affrontato le piste di Roccaraso, le spiagge salentine, il traffico di Monaco, le colline austriache... insomma, potrei scrivere un libro di viaggi a quattro mani se potesse parlare. Certo, magari non le è capitatala migliore padroncina (le avassi mai cambiato l'olio!?!?! Sia ringraziato mio padre per averlo fatto...), ma nel mio cuore c'era solo lei, automobilisticamente parlando. 
Fino a queste vacanze. Quando tre persone, duemila valigie e svariae borse frigo si sono fatti 649 km di viaggio. Solo per l'andata. Ora, sapete com'è... il maritozzo guida e deve stare comodo... perciò il suo sedile era stato sistemato con cura certosina per avere il massimo confort di guida. Tra l'altro,vi ho mai detto quant'è alto? 192. In un'utilitaria. Tradotto: sedile spostato la massimo all'indietro. E sapete chi c'era dietro a questo sedile, incastrata tra il segigolino di Tatina, la borsa del cambio,il termos per l'acqua,due strudel e uno zaino? La sottoscsritta. A gambe incrociate per sette ore. Comodo i primi 5 minuti, dopo venti inizi a dar cenni di cedimento,dopo un paio di ore hai il formicolio dappertutto,a sette maledivo Mimi. SI, io Anna G. maledivo MImi. Per carità, è stato bello, con te ho imparato tanto, sei troppo per me, rimaniamo amici...MA SEPARIAMO LE NOSTRE STRADE! Quando si dice aver bisogno dei propri spazi. Letteralmente.
Perciò, dopo infinitre lagne col Bepi, riesco ad estorcergli una vaga promessa sulla possibilità di cambiare macchina. E stamattina lo convinco del tutto; non è dato sapere come... (fantasia,sù!) SEEEEEEEEEEEEEEEEE, che avete capito...Ho puntato sulla cosa che piacedi di più agli uomini... la buona tavola!
Tutta giuliva prendo la chaivi, usciamo tutti a fare la spesa approfittando degli ultimi gìiorni di ferie.... e ci tamponano. Sotto casa. Ovvio. 
Ma brutto cretino che sorpassi una macchina che gira, ma a quale alto pensiero era rivolta la tua piccola mente mentre guidavi? Quale contributo per l'umanità stavi partorendo invece di guardare chi avevi davanti? Ma proprio sulla mia strada dovevi capitare.... Non potevi prendere l' Alfa Mito davanti,che magari dentro c'era pure una bella gnocca? Oppure il camion dietro, che magari c'era pure un bello gnoccco(oh, i gusti so gusti...!). NO, mannaggialamiserialadra, avevi puntato me. Sono scesa dall'auto incazzata come un Chiuaua (come caz... se scrive??!?!?!) castrato nella stagione degli accoppiamenti, e io, che in genere so abbastanza fine, l'ho veramente fatto nero. E non è da me. Sarà stata la paura, aarà stato che c'era Tatina, ma dopo cinque minuti delle mie sfuriate ha deciso di prendersi la colpa. Quando dici girl power.

PS.stiamo tutti bene, a parte il danno economico, eravamo alla "folle" velocità di 20 km orari,perciò nessuno si è ferito. Ma quanto mi rode....

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