lunedì 4 luglio 2011

Se guardo fuori...



Clizia, giovine ragazza che non brilla per perspicacia, sbava dietro il carretto superaccessoriato del dio Apollo ogni qual volta quest'ultimo fa in galletto per il cielo, scarrozzando su e giù il sole col suo ""potente" mezzo di locomozione, i rayban a specchio  e la protezione solare +500 (il sole scotta da qui, figurati ad avercelo sul sedile posteriore!).
"Tutto sommato un giretto con Clizia potrei pure farmelo", pensa il divino ed aitante givanotto. "Tanto più che quel bocconcino di  Leucotoe è innavicinabile, con quel padre ...e poi è già sabato sera e non ho ancora organizzato nulla!!"
Com'è, come non è, Clizia si fa intortare da Apollo e come tutte le ingenue giovincelle, si innamora perdutamente... Apollo non ce pensa manco pe' niente, il giorni dopo si ricorda a malapena il nome della sua ultima  sventurata conquista. Anzi, in testa ha solo Leucotoe. Si mette d'impegno, pensa e ripensa,e con un abile stratagemma riesce ad avvicinare l'ambito bocconcino. Ma di questa ragazza si che si innamora, altro che i soliti "non mi sento pronto...".
Clizia, che torda torda non è, capisce di essere stata il divertimento di una sera e incazzata come una biscia va a spifferare tutto al papà della sua rivale, sperando (ingenua!!!) che Apollo torni da lei. Macchè!!! Il padre  padrone della sventurata Leucotoe va su tutte le furie e seppellisce viva la figlia (altro che telefono azzurro,rosa o arcobaleno!! Un pazzo!); Apollo, folle di rabbia e al colmo della di tristezza, giura sui suoi rayban che non rivolgerà mai più neanche lo sgurado verso Clizia, la quale, cornuta e mazziata,  si consuma fino a rimetterci le penne, a forza di guardare da lontano il suo sfortunato amore. Certo però, se si faceva un pacchetto di affari suoi... comunque. Consumati oggi, consumati domani, mette le  radici (nel vero senso della parola) e, dimentica di se stessa, si trasforma in un girasole, simbolo di amore fedele (lei, sta scema!) e incondizionatamente ostinato nel tempo,anche se non corrisposto
Ora, questo non è il riassunto di un romanzetto ottocentesco di terz'ordine,ma il mito greco di Clizia e della nascita del girasole. Che io adoro, tra l'altro, e che da stamane campeggia bello bello davanti al mio terrazzo.E non campeggia certo da solo...Infatti, quello che l'anno scorso era un campo di bietole, quest'anno è stato magicamente tramutato in una distesa sconsiderata di orgogliosi girasoli. E svegliarsi e vedere tutto quel giallo fa bene all'umore... e voi,che vedete da casa?

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