martedì 6 marzo 2012

Toglietemi i libri...




Che io sia una donna di cultura non si può dire. Che io abbia un linguaggio forbito e un eloquio elegante men che meno,anzi. Si,ho studiato,come tutti,ma a meno che non vi interessino anatomia e clinica patologica, del mio percorso universitario posso parlare ben poco. Però amo leggere,da sempre.
Ricordo che da bambina la sera i miei genitori mi dovevano richiamare all'ordine tre o quattro volte ,prima di farmi spegnere la maledetta luce. Io avrei letto libri ad oltranza... certo,erano libri per bambini,mica trattati di storia,ma in cantina custodisco gelosamente Piccole Donne,Pollyanna e il Giardino Segreto. I miei titoli preferiti,le pagine consumate dalle mie manine cicciotte e il nome scritto a penna all'interno.
Crescendo la cosa non è passata,forse è diminuito il tempo, ma il modo di leggere qualche pagina si trova sempre: alla fermata dell'autobus, in fila alla posta o dal dottore, prima di dormire. E fin qui tutto ok. Normale amministrazione di una patita dei libri.
Il problema è che negli anni,come ogni esaurita che si rispetti,la lettura si è "arricchita" di una serie di regole non scritte che,agli occhi del Bepi,mi hanno reso una completa folle,a suo dire. Ma suvvia,chi di noi non ha le sue piccole fisime?
Per prima cosa, io alterno i libri: dopo un romanzo impegnativo leggo sempre qualcosa di più leggero, qualcosa alla Kinsella,per intenderci ( che vi aspettavate,che leggessi Joyce.... UAHAHAHAHAHA!!!!).
Se però il libro mi è piaciuto molto non lego nulla per un paio di settimane, per non rovinarmi il sapore del libro appena letto. Si annoverano casi in cui ho riletto per una seconda volta il libro,trascorso questo breve lasso di tempo, ma è un onore che spetta a pochi. Se il libro non mi piace mi impongo di finirlo lo stesso, un pò perchè visto quanto spendo mensilmente da Feltrinellli non mi permette di scialare e abbandonare un titolo,un pò perchè tutto sommato non ho nessuna pretesa di dare giudizi di valore su di un'opera,perciò magari quello che non mi piace è il caso editoriale dell'anno e sono io ad non averlo capito. Perciò merita lo sforzo. Agli atti risultano due o tre titoli abbandonati,ma erano davvero davvero improponibili.....
Altra regola: avrai altri libri all'infuori di me. Nel senso che in periodi di grande relax e di tempo a disposizione mi piace portare avanti più libri contemporaneamente,magari diversi totalmente per genere o incredibilmente affini. Risale al periodo della gravidanza la scorpacciata di Giallosvezia, letti rigorosamente con google maps di fianco,per farmi un'idea dei luoghi. Una folle,si lo so.
Poi ci sono i titoli per il mare, genericamente Montalbano, o per i tempi morti (autobus,fila dal dottore,ecc.), in genere racconti di viaggio... insomma,una nutrita libreria. Non è un caso che il primo mobile per casa sia stata una libreria Lack di Ikea, seguita a ruota da due Expedit. E sono riuscite a contenere solo circa la metà dei volumi... il resto stagnano nella cantina dei miei,in attesa. Considerando che al Bepi sembrano tanti i pochi libri che abbiamo a casa,temo di dover aspettare un pòprima di recuperarli. Devo indorargli la pillola,prima,e last but not list devo comprare altre due Expedit. E poi...dove le metto?????

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