sabato 19 novembre 2011

Giocare d'anticipo conviene


"Bepi, questo Natale non possiamo  fare come l'anno scorso. Basta pigrizia, basta convenzioni ma soprattutto basta perdite di tempo. L'albero lo dobbiamo fare prima."
"Anna,ma l'anno scorso l,''abbiamo fatto il sei dicembre..."
"E' tardi,troppo tardi... Ma lo sai che al Nord i mercatini natalizi iniziano già a fine novembre? A Trento, mica Rovaniemi, venerdì sera montano il mercatino natalizio e iniziano a brindare a vin brule e canederli....E sai che in alcune città nordeuropee il Natale è un business talmente ricco che dura tuttol'anno? Quindi anche noi,come nella migliore tradizione, seguiremo le nuove linee guida europee per il Natale Perfetto."
"Tu non stai bene,lo sai,si?"

SIIII;lo so!!! E' presto! Ma andando in giro non ho potuto resistere e ho già comprato un set di palle di carta giganti, ho già in mente tre o quattro regali e ho tirato fuori il vestitino da Babba Natala di Tatina.Gliel' ho anche provato. E' troppo bona, ma lei mi guarda col tipico sguardo del figlio che pensa di avere un genitore mentalmente instabile.
Ma il Natale per me è così, esagerato. E' di famiglia. Da bimba i miei dedicavano una giornata intera a far l'albero, rigorosamente l'otto dicembre, mai che si saltasse un anno.E la cosa era infiorettata da canzoni natalizie, dolcetti e buoni sentimenti. Per noi il Natale, al di la del sentimento religioso, che c'è e rimane li intonso, è sempre stato la festa della famiglia. Un momento di pausa dallo stress dell'anno, il cui motivo ispiratore è la voglia di starsene a casa tutti insieme.Certo, poi magari si bisticcia per un nonnulla, per il maglione prestato anni fa o la macchina senza benzina, perché non siamo abituati, per le enormi aspettative, per qualsiasi motivo X,ma in fondo mi piace pure quello. Tanto si pace pace tre minuti dopo con un pezzo di torrone e una cartella  della tombola....

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