domenica 11 settembre 2011

Like an Englishman in New York


-Signurì...iasìg!!
-signora,mi scusi,non ho capito... forse è il vetro...
-I'  'A  SIG!!
- ??????????????????????
-Devo siggere!! Signorina... devo siggere!  oggi è giorno di siggere...

- Quanto ho sul conto?
- Ha 92,75 euro signora. Quanto ritira?
-  Tutto tranne lo sparecchio...
- Lo sparecchio signora? E che cos'è?
- Come che cos'è..lo sparecchio! Ma non siete di qui?
- No signora,sono di Roma, mi sono trasferitada poco..
- Ah, però parlate bene, normale, come noi..non si sente che siete straniera..

-Allora,signora,mi può dare un documento?
-Un documento,ma ame mi conoscono tutti qui!!
- Sisignora,tutti forse,maiono..mi dispicace ma deve proprio darmi un documento.
E mi porge una patente vecchissima,malandata,unafotoirriconoscibile. 
- Signora,ma questa patente èscaduta nel 1985... 
-Scaduta? signorina scusi ma da quando una patente scade? E seè scaduta perchèio posso ancoraguidare?
(Perhcè nessuno l'ha ancoraarrestata,verrebbe dadire... mavabbè...)

- Deo spedire un pacco.
-Ok,va bene. Mi da il pacco che lo pesiamo e misuriamo?
-Eh ma non ce l'ho qui.
Io basita,lo guardo e spero che lui dica qualcosa.
- Come lo spedisco? Che devo portare?
-Bè,in primis il pacco...poi decidiamo insieme la modalità per inviarlo...
-Comunque è un decoder...
- OK,ma deve comunque portarlo signore...
- Si, boh, ma non è che devo proprio spedirlo...
Io in silenzio.Sempre più basita
- E' che ci sto pensando.... lei che dice? Lo spedisco?
- Signore, è una sua libera scelta...se decide di farlo avrà tutta lamia assistenzama non posso decidere io per lei... (tutto questo con un tono gentilissimo....)
- Ecco,solo in Italia 'ste cose...

(????????????????????????????????????????????)



 Ora. se venite da Roma,dove il dialetto è al massimo un AO' a voce alta, il vero dialetto, qualunque esso sia, sarà per voi sempre una cosa deprecabile o affascinante,a seconda che lo capiate o meno. Per me almeno è così. Stamattina allo sportello ci ho messo più di due minuti buoni (che sono tantiiiiiiiiissimi per uno sportello postalke!!!) per capire cosa volesse la vecchina davanti a me. Lei doveva solo siggere. Che in dialetto abruzzese vuol dire riscuotere. Raccontata la scenetta a mio marito, s'è fatto certe risate che ancora lo sento sgnignazzare in giro per casa....La mia faccia era una specie di enorme punto interrogativo, ero ammutolita (e non è facile farmi rimanere senza paole...), occhi imporanti di pietà che cercavano una via di fuga. Un lampo di genio (e una sbirciata alle carte della signora) mi hanno salvato dal momento d'empasse(e dal linciaggio della folla in fila... ). Nell'altro caso semplicemente non cel'ha fatta. Ho chiesto aiuto alla mia collega, che ridendo sotto i baffi mi ha fatto capire cosa intendesse la vecchina davanti a me. Semplicemente voleva ritirare il grosso della somma e lasciare... gli spicci!! A mente lucida è abbastanza ovvio,ma al termine di un giorno di pagamento pensioni, dopo duemila bollettini e svariate raccomandate, lo sparecchio è un concetto semplicemente troppo vasto. Anche perchè il mio stanco cervellino cercava di capire se la signora fosse un pochino sorda,un pochino ignorante o se Roma fosse stata davvero spostata in un altro stato... Sul tizio del decoder...vabbè... 
NO COMMENT!!
Ma voi capite quanti bocconi amari? :-) Scherzi a parte, sonoproprio questi i momenti più esilaranti,quello che aspetti con ansia,perchè raccontarli in giro fa troppo ridere... o melgio, fa ridere noi sportellisti, magari da fuori sembriamo solo esauriti!!!


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