venerdì 23 novembre 2012

Genio incompreso

Vanno in giro dei geni, dei "gegni",anzi. E fatalità spesso li incontro sul mio cammino. E nei momenti meno opportuni. Che qua io son buona e cara ma ti metto le mani addosso,cribbio! Che é successo. Dunque, nel parcheggio di un famoso mobilificio delle mie parti ho avuto un piccolo incidente in macchina. Ero con Tatina, la macchina,pur andando a velocità da manovra in un parcheggio, ha fatto acquaplaning, ci siamo girati su noi stessi e il sedere della macchina ha impattato con un pilone. Urla di Tatina,povera, e io col fischio nelle orecchie. E il cuore a mille, nella testa e nel cuore paura di quello che potev essere: e se avessimo investito qualcuno,o se qualcuno ci fosse venuto addosso,e se Tatina non fosse stata nel seggiolino (nooooo,impossibile!!),un turbine di cose brutte che solo a scrivere mi sta tornando su e io o devo schiacciare coi tacchi nell'angolo più recondito del cervello. Mi assicuro che Tatina stia bene, mi tolgo dal luogo del danno, scendo dalla macchina, vado a quantificare il danno, penso a tutti i soldi che dovrò spendere, al matrimonio che si avvicina sempre,più,al,buco nero che sta risucchiando le nostre finanze ultimamente,penso a come chiamare il Bepi senza fargli prendere un colpo...mille e mille cose insomma. Torno dentro da Tatina,la vedo tranquilla,io mi sforzo di sembrarlo. Fuori passano forse una ventina di macchine, neanche un cane che si fermi a chiedere se é tutto ok. Cavolo, neanche chi ci ha visto fare testacoda. Mica mordiamo,una mamma e una bimba di due anni, forse sembriamo pericolosissime. Anzi,nessuno si ferma, tranne il genio di cui sopra. Accosta,si sporge e vede tutti i pezzi della mia macchina sparsi tra il pilone e il parcheggio. Io ero dentro,sul sedile passeggero, divisa tra cellulare e Tatina. La squinzia cerca la mia attenzione, io mi affaccio al finestrino,e lei mi fa: "Ti si è rotto il parafango e il faro,lo sai?". E se ne va. Silenzio. Silenzio. Silenzio. Poi il tonfo delle mia braccia che cascano a terra. Ma cosa credeva,che avessi portato mia figlia al parcogiochi? Peccato che le risposte taglienti mi vengano sempre a casa,ore più tardi,dopo aver vissuto e rivissuto la scena millemila volte nella mia testa. Peccato che oltre alle riposte al vetriolo mi sia venuto anche un discreto giramento di balle... E non (solo) per la macchina, ma per Tatina: spavento a parte, è rimasta proprio scioccata e ricorda in continuazione l'incidente... spero passi,insieme al nodo allo stomaco che ho,un misto tra rabbia e senso di colpa...

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